Le chiese di Tinos
Senza dubbio, Tinos è conosciuta per le sue chiese, specialmente per la famosa Madonna di Tinos. Ma sapevate che quasi ogni famiglia di Tinos ha la sua cappella?
Le cappelle familiari dei tiniaci sono tutte bianche. La maggior parte di loro si trova ovunque nella campagna, nel podere di famiglia, anche sulle cime delle montagne, sulle scogliere precipotose, sulle spiagge, sulle pianure e sulle vallli boscose). Ci sono cappelle ovunque si possa immaginare.
Le chiese di Tinos
Solo a pochi metri di distanza da Aeolis Tinos Residence, nel vilaggio di Triantaros c’è la Chiesa di Santi Apostoli (Agioi Apostoloi), costruita nel 1861. È stata eretta sul luogo dove l’antica Chiesa di Madre Maria sorgeva. Gli interni in legno lavorato, l’altare in marmo e la pittura murale sono esemplari degni dell’arte di Tinos.
Alla tenuta di Aeolis ci sono due cappelle: Vergine Maria e Sant'Elftherios. L’altare di marmo in una di esse è un pezzo d’arte dello scultore locale Kyrarinis.
A Chora (la capitale dell’isola) e nei villaggi di Tinos, ci sono cattedrali, chiese parocchiali e cappelle. I santuari delle chiese cattoliche si affacciano all’Occidente, mentre i santuari delle chiese ortodosse si affacciano all’Oriente, verso la fonte della “Luce del mondo”. La caratteristica più evidente delle cattedrali è i loro campanili di diverse epoche e stili, costruiti separatamente dal tempio. Così è costruito anche il campanile accanto al tempio della Nostra Santissima Madre (Panagia) che ci accoglie appena si arriva al porto di Tinos, sorgendo maestosamente sul lato del tempio, ad una altezza di 30 metri. Il campanile del monastero di Kechrovouni segue la stessa tradizione architettonica.
La Madonna di Tinos
Naturalmente, non possiamo omettere la famosa Panagia (Madonna) di Tinos, la grande chiesa del 1880 con l'impressionante campanile, che domina la Chora dell'isola. La chiesa fu costruita sul luogo dove fu trovata l'icona miracolosa della Vergine, dopo le visioni di una modesta monaca, Santa Pelagia.
La Madonna di Tinos è uno dei pellegrinaggi più importanti della Grecia e migliaia di fedeli accorrono qui ogni 15 agosto.
In quei giorni, la strada pavimentata in salita per la Madonna parte dal porto. Sul lato destro c'è un tappeto per i pellegrini che compiono il loro voto e si inginocchiano. Si tratta di persone di tutte le età e di entrambi i sessi. Durante tutta la giornata si incontra persone piegate, con le ginocchia ferite ma con una caparbietà infinita e una fede forte, in ginocchio, spostandosi con brevi soste e con uno scopo: entrare in ginocchio nella chiesa della Madonna Evanghelistria.
Arrivando al tempio, troviamo che si tratta di un intero complesso, composto dalla chiesa principale della Madonna, cappelle, ma anche musei, sale di esposizione permanente, il mausoleo del siluramento della corazzata greca Elli ed uffici.
L'icona miracolosa della Vergine di Tinos risale al settimo secolo. Ci sono così tante dediche che l'icona stessa (il dipinto) non è visibile. Per questo motivo, c'è una copia dell'icona, fatta nel 1850, che si può vedere nella chiesa del Ritrovamento, prima di salire alla chiesa principale.
* Leggi anche: La celebrazione della Madonna il 15 agosto a Tinos
Il monastero della Nostra Signora degli Angeli
Il monastero della Nostra Signora degli Angeli a 600 metri di altitudine sulla montragna di Kechrovouni si dice che sia stata costruito tra l’11esimo ed il 12esimo secolo. Secondo la tradizione locale, tre sorelle dal villaggio di Tripotamos hanno avuto la stessa visione; una donna (Madre Maria) gli ha proposto di costruire un monastero in un punto specifico e di vivere Iì come monache.
Le tre sorelle decisero di costruire le loro celle appena sotto il punto indicato, in quanto in quel punto particolare ebbe colpito da forti venti.Tuttavia, ogni mattina avrebbero trovato demolito, ciò che avrebbero costruito il giorno precedente. Infine furono convinte che dovessero obbedire alle indicazioni della Vergine Maria e così costruirono le celle sul luogo battuto dal vento dove si può visitare il monastero oggi. In questo monastero ha vissuto una vita ascetica la suora Pelagia, la quale aveva avuto una visione per trovare l’icona miracolosa della Vergine Maria.
Il monastero è stato minacciato più volte a chiudere durante il periodo del dominio bavarese sotto il regno del re Ottone dopo il decreto relativo alla chiusura dei monasteri in tutto il terittorio greco. Il monastero di Tinos ha continuato a funzionare grazie all’aiuto della Madonna e dopo la resistenza dei tiniaci e le preghiere dei monaci del tempo.
Santissima Trinita a Sklavochorio
A Sklavochorio, un piccolo villaggio, si trova una notevole chiesa della Santissima Trinità, costruita intorno al 1800.